Ci abbiamo pensato qualche giorno, poi Stefania e io abbiamo deciso di abbonarci all’orto. Ci piace l’idea, ci piace la filosofia d’altri tempi, ci piace che il produttore mostri i suoi conti, ci piace che il contadino racconti come va il raccolto, ci piace l’idea di ricevere di tutto un po’ (anche quello che forse normalmente non compreremmo), ci piace il clima familiare.

Gli unici punti su cui nutrivamo perplessità sono la distanza dalla fattoria, che sta in Molise, e la dipendenza dai viaggi del corriere espresso. A parità di condizioni, infatti, cerchiamo di preferire i prodotti che non incentivano il trasporto su gomma. Dubbi che sono compensati dalla sensazione di avere a che fare con persone responsabili e molto vicine all’idea che ci siamo fatti di come dovrebbe funzionare il mondo.

Lo prendiamo come un esperimento, alla fine dell’anno facciamo il bilancio.