Pochi aggiornamenti, in questo periodo. Per due ragioni, più che altro: il tentativo di chiudere un po’ di lavori (previsti, imprevisti, in ritardo) entro l’estate, con conseguenti tripli turni non troppo salutari; e una fase tranquilla quanto mi auguravo sul fronte della gravidanza.
Stefania sta bene e assume ogni giorno di più l’aspetto un po’ appesantito ma più che mai radioso che soltanto le donne in fase avanzata di attesa possiedono. Ho la sensazione che stia iniziando quell’accelerazione finale in cui tutto corre più velocemente di quanto sei pronto ad assecondare. Giogiò sembra ogni giorno più presente tra noi: non soltanto per la pancia che si espande a vista d’occhio, tra una capriola e l’altra, ma anche per come dà l’idea di reagire ai primi stimoli esterni. Magari è soltanto l’impressione alterata di un padre in scoperta, ma talvolta dà l’idea di avvertire la presenza della mia mano sulla pancia di sua madre e di cercare un contatto. Molto di quello che leggo in questo periodo, del resto, confermerebbe questa sensazione.
A proposito di letture, ho appena terminato Papà. Sapere tutto e rimanere felici. Dal concepimento ai primi mille pannolini, una sorta di guida alla gravidanza pensata per padri mediamente deficienti. Benché cerchi fin troppo l’ironia e indulga nel cinismo – due dei modi con cui il maschio è solito tentare di esprimere l’accavallamento di emozioni che lo assale – il libro è godibile e divertente, la terza via tra manuale medico e testo di parapsicologia. Bello vedere come tutto il cinismo, calcato o reale che sia, si sciolga in una disarmante dichiarazione d’amore finale al piccolo Unno appena venuto al mondo.
Mentre noi entriamo negli ultimi cento giorni, infine, ci sono belle novità anche tra le panze che ci circondano. Ieri a Pavia è nata Alice (benvenuta Alice!), seconda arrivata dopo Elettra nell’epidemia di paternità che ha gioiosamente colpito nel giro di pochi mesi l’intera ex-redazione milanese. Ne manca solo una, ormai imminente quanto il nostro, poi il gineceo lombardo sarà completo. Mentre invece da queste parti sono tutti maschietti, finora: Giogiò avrà un amichetto Giulio dalle parti della bassa udinese.
Con buona pace del calo demografico. Al punto che qualche giorno fa, passeggiando in centro a Pordenone, mi sono ritrovato bloccato come solo in macchina a Milano in un ingorgo di carrozzine.