Archivio di febbraio 2007

L’ingrediente segreto

Lo ha scritto Stefania il 18 febbraio 2007 in Cuore di mamma1 commento

L’altro giorno ho preparato la torta Primavera. Giogiò ha fatto da assistente cuoco, assaggiando tutti gli strumenti di lavoro. Il dolce è venuto delizioso: dovrò dirlo a chi mi ha consigliato la ricetta che la leccatina di cucciolo sulla terrina è un elemento essenziale per renderla speciale!

Il giorno più lungo

Lo ha scritto Sergio il 9 febbraio 2007 in Cuore di papà4 commenti

Il 9 febbraio l’aspettavamo da un paio di settimane e con una certa preoccupazione. Stefania doveva assolutamente andare a Roma. Partenza alle cinque e mezza di mattina, rientro alle sette di sera. Impegno di lavoro improrogabile, necessario per dare una smossa alla sua situazione professionale: prendere o lasciare, una parentesi opportuna nella sua maternità.

Giorgio ha iniziato da una settimana lo svezzamento, con crescente successo, ma ancora dipende per buona parte del giorno dal seno di sua madre. Un paio di settimane fa, inoltre, una banale assenza della mamma per non più di tre ore l’aveva gettato inaspettatamente nello sconforto più profondo. Due ore di pianto senza possibilità di consolazione e poi l’apatia. È normale, dicono: mentre comincia a percepire almeno la mamma come un’entità diversa da sé, ne coglie il legame di dipendenza con maggiore urgenza. Così avevamo studiato un articolato piano di distrazione: colazione, passeggiata, visita ai nonni, pappa, visita agli altri nonni, passeggiata e via andare. Papà per quattordici ore a tempo pieno, pronto ad ammortizzare la malinconia e preparato a circoscrivere ogni angoscia.

E invece no. Giorgio oggi è stato un tesoro. Un bimbo sereno, allegro, curioso. S’è svegliato giusto quando la mamma stava uscendo di casa, ma poi s’è fatto rimettere a letto senza troppi problemi. Ha mangiato con papà tanto il latte che la mamma aveva messo da parte per le emergenze quanto il latte in polvere acquistato per sicurezza e testato in anticipo. Regolare quanto con la tetta quasi mai gli piace essere, perfino morigerato. Ha aspirato la pappa di mezzogiorno come un’idrovora. Non un pianto di troppo, mai. Abbiamo passeggiato, siamo andati a trovare i nonni, ha fatto tutti i sorrisi e tutti i riposini del caso. E quando ha capito che al telefono c’era mamma, s’è illuminato come una lampadina – ma poi ha atteso che arrivasse sera senza alcuna ansia.

Papà – mammo oggi – è un po’ stanco. E domattina riparte ancora una volta di buon’ora per lavoro. Ma stasera si lascia il tempo di essere orgoglioso del suo bimbo, che cresce a vista d’occhio.

Non gli dispiace affatto

Lo ha scritto Sergio il 3 febbraio 2007 in Cuore di papà0 commenti

Mese 5, il primo assaggio

La settimana scorsa non stava nemmeno ancora dritto sul seggiolone. Oggi su quello stesso seggiolone, dove già impararono a mangiare le cuginette Claudia e Bea, Giorgio si è accomodato come un pascià, guardandoci con la faccia compita delle grandi occasioni. Poi ha fatto la sua prima pappa: un impasto discutibile di brodo vegetale, farina di cereali, vitello liofilizzato, grana e olio, che non sembra essergli dispiaciuto affatto. Tre buone mestolate, mangiate col cucchiaino un po’ alla volta, senza nessun capriccio né fastidio – ma al contrario con concentrazione e sottile divertimento. I genitori, preparati al peggio e bardati di ombrello per ripararsi dagli sputacchi sono rimasti quasi delusi: solo un po’ di sano impattaccamento a viso, mani e seggiolone.