Domattina, nell’ambito del festival Le voci dell’inchiesta di Pordenone, modero un incontro dedicato alla Clip culture, ideale festeggiamento del quinto compleanno di YouTube. Appuntamento alle 9 alla sede universitaria di via Prasecco, per chi si trova a Pordenone. Per tutti gli altri, dovrebbe essere disponibile una diretta web. Si parlerà di alcune esperienze originali nell’ambito della creatività multimediale promossa dalla rete, come la Banca della Memoria, Italiani di Frontiera, Scenari di RaiNews24 e Dice Che, chiacchiere e videogiornalismo di abruzzesi terremutati.

La rete ha cambiato il nostro modo di pensare? Certamente ha modificato il rapporto delle giovani generazioni con il cinema e la televisione. Sono passati solo cinque anni dalla nascita di YouTube (il primo video vi fu caricato il 23 aprile 2005) e ogni mese più di venti milioni di nuovi filmati, per lo più autoprodotti, vengono caricati sul noto sito di video sharing. Ma internet non è solo questo: è una fonte inesauribile di informazioni e di notizie giornalistiche, uno sconfinato territorio da esplorare, un luogo di incontro e di scambio, un gigantesco archivio audiovisuale che riduce progressivamente il rischio (qualcuno dice: la libertà) di dimenticare.