«Mi piace soprattutto che gli elettori non siano vincolati da quella specie di giuramento di fedeltà che legava gli italiani, negli anni della Pima Repubblica e della legge proporzionale, alla loro famiglia politica. Mi piace che una parte dell’elettorato si sposti liberamente da uno schieramento all’altro, senza pregiudizi. E mi piace infine che gli eletti, quando entrano nel palazzo del potere, sappiano di essere soltanto inquilini pro tempore, soggetti al giudizio di un padrone che potrebbe congedarli alla fine del mandato.»
Sergio Romano sul Corriere della Sera (ed. Milano, non online)
«Chi non ha fretta di sapere è Vauro Senesi (1.061 voti), lineffabile vignettista e giornalista del manifesto, in lista nel Pdci: “La mia campagna elettorale lho fatta a Bagdad – scherza – mi avevano detto che lì cera la democrazia e così mi sono candidato”.»
Alessandro Trocino sul Corriere della Sera
«Esito elettorale dell’esperimento Caravita: 401 preferenze. Al diciassettesimo posto, quartultimo sulla lista di venti nomi della circoscrizione nordovest dei Verdi. [..] Commento: sul piano dei voti riscontro l’esito del tutto deludente dei risultati ottenuti dalla mia candidatura. Ho svolto la campagna elettorale al 90% in rete, con risorse finanziarie volutamente ridotte all’osso e senza sostegno di un partito. Ho seguito con convinzione ciò che propugno, con una partecipazione diretta e senza compromessi alla battaglia per la libertà della rete.»
Beppe Caravita, Networks Games
«Dopo la classica prova “opaca” (ma che era, il vetro della finestra del cesso?) come tutti ripetono contro la formidabile Danimarca guidata dalle riserve di Milan e Inter, la nostra nazionale di Subbuteo – regola prima: tutti fermi a guardare l’ometto con la pallina – ha scoperto la “dura realtà” dell’Europeo, come ha detto acutamente il nostro commissario Trappoloni. Trattandosi di giocatori giovanissimi, di valorosi dilettanti inesperti trasportati di peso dal campo dell’Oratorio di Maria Ausiliatrice a Bovolone dove giocavano fino a ieri sera, direttamente al campionato Europeo, il loro stupore è comprensibile.»
Vittorio Zucconi su Repubblica.it