Che fare dei preziosi inviti a Gmail, il servizio di Web mail di Google da 1 GB che il popolare motore di ricerca sta ancora finendo di testare? Mentre fiorisce il mercato nero, i blogger italiani hanno risolto con fantasia: Gaspar lo regala alle signore, Pandemia chiede una buona azione in cambio, su Macchianera si fa un concorso, Andrea tramite Mantellini passa il favore, dotcoma chiede in cambio una intro in Flash.

Negli Stati Uniti, dove già esiste un marketplace per far incontrare domanda e offerta, oggi ne hanno pensata un’altra: regalare gli inviti a Gmail ai soldati trattenuti oltre la scadenza della missione al fronte, perché la dimensione eccezionale della casella è tale da consentire lo scambio di foto e filmati con i familiari in patria. L’idea è di un lettore del blog di Wil Wheaton, il quale rilancia entusiasta, nella speranza che anche quelli di Google si mobilitino.

Perché no? Io penso che i nostri soldati non dovrebbero stare in Iraq e sono fortemente critico su come è maturata ed è stata gestita la missione internazionale. Questo non toglie la solidarietà per chi si ritrova, anche se per lavoro, in una situazione piuttosto difficile. Se un account da 1 GB può semplificare di un briciolo le cose, io ne metto due a disposizione.

Aggiornamento: detto fatto (negli Usa), www.gmail4troops.com