Che fare dei preziosi inviti a Gmail, il servizio di Web mail di Google da 1 GB che il popolare motore di ricerca sta ancora finendo di testare? Mentre fiorisce il mercato nero, i blogger italiani hanno risolto con fantasia: Gaspar lo regala alle signore, Pandemia chiede una buona azione in cambio, su Macchianera si fa un concorso, Andrea tramite Mantellini passa il favore, dotcoma chiede in cambio una intro in Flash.
Negli Stati Uniti, dove già esiste un marketplace per far incontrare domanda e offerta, oggi ne hanno pensata un’altra: regalare gli inviti a Gmail ai soldati trattenuti oltre la scadenza della missione al fronte, perché la dimensione eccezionale della casella è tale da consentire lo scambio di foto e filmati con i familiari in patria. L’idea è di un lettore del blog di Wil Wheaton, il quale rilancia entusiasta, nella speranza che anche quelli di Google si mobilitino.
Perché no? Io penso che i nostri soldati non dovrebbero stare in Iraq e sono fortemente critico su come è maturata ed è stata gestita la missione internazionale. Questo non toglie la solidarietà per chi si ritrova, anche se per lavoro, in una situazione piuttosto difficile. Se un account da 1 GB può semplificare di un briciolo le cose, io ne metto due a disposizione.
Aggiornamento: detto fatto (negli Usa), www.gmail4troops.com
Antonio Sofi
Giu 19, 2004 -
Ottima proposta, che appoggio in toto, considerazioni generali comprese. Ancora non mi hanno dato la possibilità di invitare nessuno, ma quando e se capiterà li metterò anche io a disposizione con i tuoi.
A proposito. Il mio pensiero minimo sulla gmail, c’ho pensato un po’. In realtà il senso credo sia quello di generare una sorta di effetto “banda larga” nell’uso delle e-mail. Più uso, più comunicazione, più scambi: miglioramento dell’ecosistema internet. Per adesso a fondo perduto, poi, se funziona, qualcosa si penserà a come utilizzarla anche (e giustamente) per far profitto. Mi pare la filosofia (vincente, da applausi, già testata) dei tipi di Google vada in questa direzione. Io per esempio la uso goduriosamente per scambiare file 3d mostruosamente grandi con un mio amico lontano che prima doveva mandarmeli a spezzoni da rimontare, o non mandarmeli affatto. Ma potrei usarla anche per mandare le foto da stampare, già a 300 dpi, al mio fotografo digitale; oppure interi video girati. E così via. Una nuova possibilità genera bisogni, che genera movimento intellettivo, che genera creatività.
abbracci. 🙂