Ogni cittadino del mondo ricco, del primo mondo, versa in progetti di cooperazione una cifra equivalente a 105 dollari a testa all’anno. Si tratta di una cifra enorme, di una cifra che se fosse destinata in maniera corretta, in maniera equa, evidentemente avrebbe già garantito delle condizioni di sviluppo notevolissime.
Lo diceva stamattina (audio) Sandro Cappelletto ai microfoni di quella bellissima trasmissione radiofonica quotidiana che è Il pianeta dimenticato (Radio1 Rai, dal martedì al venerdì alle 8.40).
Daniele
Set 28, 2007 -
105 dollar in media mi sembra una cifra altissima, spropositata. Sicuramente ci saranno filantropi che donano cifre molto alte, ma così alte da alzare la media a 105 mi sembra troppo. Chi ha fatto questa affermazione ha dato anche le fonti di questo dato? Si può verificare o va classificata come “probabile balla da dire così per dire”?
A presindere dalla veridicità del valore, che ci siano problemi nella distribuzione di questa ricchezza non è certo una novità. Sono in molti a “mangiare” con la maschera dei bravi ragazzi. Servirebbe più controllo.
Sergio Maistrello
Set 28, 2007 -
il dato è evidentemente di parte, nel senso che chi parla sostiene un altro modello di cooperazione, più snello ed efficace. l’intervista che linko è interessante, benché le fonti non mi pare siano citate. era un dato ad effetto, va preso come tale, mi piacerebbe saperne di più.
ad ogni modo, a me non sembra così spropositata la cifra: se ti fermi alle liberalità sono d’accordo, dovrebbero esserci fior di filantropi nel primo mondo. ma se conti le miliardate con cui gli stati occidentalli sostengono la coperazione (magari per strizzare l’occhio ad altri interessi), direi che diventa almeno verosimile. e anche quelli sono soldi nostri, in fin dei conti.