Mettiamola così: era molto, molto tempo non mi capitava di essere in sintonia con l’autista del grande autobus scassato su cui un po’ tutti viaggiamo. E penso che, benché tutta ancora da capire, quest’ultima sterzata inattesa sia la cosa migliore che potesse accadere. Alla mia generazione, disillusa da decenni di cinismo e a cui una classe politica impresentabile ha rubato gli anni migliori. E a quella dei nostri bimbi, il cui futuro per una volta mi spaventa meno. Forse non sarà ancora vero cambiamento, ma è un inizio. Ed è un bell’inizio.