Il mondo ha bisogno di narrazioni. Oggi abbiamo il Grande Contenitore Universale delle narrazioni, ma non sappiamo ancora narrare bene. Servono narrazioni della quotidianità, dobbiamo mappare la banalità. Il giornalismo è narrazione dello straordinario, delle variazioni sulla banalità che diventano notizia. Ma il vero scarto del nostro tempo sta nel far parlare gli oggetti e le azioni che non fanno notizia oppure la fanno in luoghi e circostanze imprevedibili, distanti dai circuiti organizzati. Per chi crea, organizza o vende, questa è un’opportunità enorme. Possiamo mettere a disposizione un contesto, il nostro contesto, che non è scontato per tutti e che raramente supera i confini della banalità o dell’interesse generale. La narrazione del banale è mettere a disposizione sempre e ovunque tutti i dettagli possibili del proprio contesto. Significa permettere al cliente che entra in un negozio di poter conoscere facilmente la storia e le peculiarità di ogni prodotto, supportare e agevolare le sue ricerche di senso, generare analogie tra i prodotti offerti e il suo mondo. Significa aiutare chi sta cercando un corso di benessere a comparare i presupposti, la filosofia, i curriculum di tutte le associazioni che lo offrono sulla sua piazza e non sperare più di intercettarlo elemosinando qualche riga sul giornale locale o investendo soldi in affissioni. Questo non è più marketing, non è più pubblicità; o se lo sono, sono tali in una forma ecologica e stravolta nei presupposti. Non devo più arrivare e imporre, secondo ondate organizzate. Devo esserci, condividere e attendere. La narrazione è la forma emergente della cittadinanza e del mercato. Il mondo deve imparare a narrare con efficacia e consapevolezza. Ci vorrà tempo. Ma, nel frattempo, non venitemi a dire che non ci sono spazi di mercato per quelli che lavorano con le parole.
Il blog di Sergio Maistrello dal 2003
Sergio Maistrello
Giornalista, consulente di comunicazione, formatore, autore di alcuni libri sulla rete
In evidenza
Ultimi post nel blog
- Gli avanzi, le briciole e i talenti dei giovani
- Arrivederci al CRO
- Ehi tu, figlia dodicenne
- Ciao a te, Giovanni Silvani
- Il presidente dei gialloblu
- La scrivania di Bertilla
- Arrivederci, scuola Gozzi
- L’informazione online vista dal 1996
- Abbiamo preso i giovani in ostaggio
- Arbitrava Aloisi di Pordenone
- Il tradimento del preside
- Felice come una Pasqua
- Ehi tu, figlia decenne
- Vi raggiungano almeno le note
- Ignorali
Sempreverdi
Il tradimento del preside (2020)
Babbo Natale esiste (2019)
Visita alla Lego House (2018)
Perché non ripartiamo dal giornalismo locale? (2018)
La responsabilità dei padri e l’autonomia dei figli (2016)
La logistica di Amazon (2015)
Le narrazioni globali delle piccole città (2015)
Davanti al pc con Giorgio (2014)
Automanifesto politico di un cittadino qualunque (2013)
In cerca di metodo, conoscenza e validazione (2013)
Il giornalismo che verrà (2013)
Giornalismo post-industriale (2013)
La narrazione come scarto di efficienza (2012)
Il dovere di fare meglio (2012)
Il lettore che sto diventando (2011)
A te, che sei nuovo qui (2010)
Aperture e chiusure (2009)
La reintermediazione della disintermediazione (2009)
La scuola e lo Stato che rinnega i suoi bimbi (2008)
Io e la pubblicità (2006)
Cose che faccio
- Approfondisco (4)
- Ascolto (32)
- Cucino (2)
- Dico la mia (125)
- Guardo (13)
- Invento (4)
- Leggo (23)
- Mi arrabbio (44)
- Organizzo (22)
- Parlo (33)
- Partecipo (24)
- Racconto (19)
- Ricordo (19)
- Ritaglio (39)
- Scelgo (13)
- Scrivo (22)
- Segnalo (176)
- Sperimento (4)
- Vivo (60)
Ho scritto spesso di
Partita Iva 01537680934 • Trasparenza • Privacy Policy • Licenza contenuti: Creative Commons BY-NC-SA • Per comunicazioni: sm@sergiomaistrello.it
Antonella
Mar 29, 2012 -
Quanto è vero. Bellissimo post.
Simone Corami
Mar 30, 2012 -
Molto bello e concordo al 100%. Farò un intervento al Venezia Camp,che si tiene al Vega di Marghera il 12-13 di Aprile molto inerente, partendo dal presupposto che se I Mercati sono Conversazioni (cluetrain manifesto)allora le imprese sono narrazioni. L’intervento sarà all’interno della Scuola d’Impresa 2.0. Per maggiori informazioni http://www.veneziacamp.it
Paola
Mar 31, 2012 -
Credo che la narrazione sia la strada maestra, non a caso CowBird si sta facendo strada, non solo 140 caratteri…
Raccontare del mondo « Webpersignore
Apr 6, 2012 -
[…] Sergio Maistrello, docente di Giornalismo e nuovi media alla Facoltà di Scienze della formazione di Trieste, […]
[-8 giorni] Alimentiamo la comunicazione | | Agriturismo L'Isola del SassoAgriturismo L'Isola del Sasso
Apr 7, 2012 -
[…] diventare qualcosa di più di un semplice posto dove mangiare, bere e dormire bene, vuole essere il contesto di una narrazione, un luogo di senso e di storie quotidiane che fa sentire le persone parte di un mondo, parte di una […]
Giornalisti che si allontanano dal pubblico — Sara Lorusso
Mag 22, 2012 -
[…] di me, però, lo aveva detto qualche tempo fa Sergio. Nell’era dell’information overload, la qualità della narrazione è lo scarto di […]
[-8 giorni] Alimentiamo la comunicazione | Cantina Floriano Cinti e Agriturismo L'Isola del Sasso
Mag 29, 2013 -
[…] diventare qualcosa di più di un semplice posto dove mangiare, bere e dormire bene, vuole essere il contesto di una narrazione, un luogo di senso e di storie quotidiane che fa sentire le persone parte di un mondo, parte di una […]
L’editoria digitale – Carlo Felice Dalla Pasqua | Voices – Telecom Italia Blog
Ott 20, 2014 -
[…] Maistrello ha dato pochi giorni fa nel suo blog fa una bella definizione di giornalismo (continuo a usare una parola che, come vedremo, sta […]
[-8 giorni] Alimentiamo la comunicazione | Cantina Floriano Cinti e Agriturismo L'Isola del Sasso
Ago 5, 2016 -
[…] diventare qualcosa di più di un semplice posto dove mangiare, bere e dormire bene, vuole essere il contesto di una narrazione, un luogo di senso e di storie quotidiane che fa sentire le persone parte di un mondo, parte di una […]