La notizia è che l’organizzazione si è rimessa ufficialmente in moto: nel 2012 rifacciamo State of the Net, quattro anni dopo la bella esperienza di Udine. Andate e annunciate la lieta novella tra i popoli (e buon anno, anche).
Cari amici,
nel 2012 torna State of the Net. Alcuni di voi ricorderanno bene la prima edizione della nostra conferenza. Altri non ne avranno una minima idea.Era il 2008. Dopo qualche viaggio, ci eravamo chiesti: perché in Italia non c’è una conferenza che faccia il punto su cos’è internet, su chi lavora con internet e sull’impatto della rete sulla società. Nel 2008, a Udine, è andata molto bene: persone e idee si sono incontrate. Negli anni a seguire non siamo stati con le mani in mano, ma State of the Net è rimasta all’edizione uno.
Nel 2011 abbiamo iniziato a ripensare alla nostra conferenza, con l’esperienza accumulata, e oltre tre anni di cambiamenti in rete. La stima e l’incoraggiamento di chi ha già conosciuto State of the Net ci ha spinto a trovare un primo partner, e una magnifica location.
Pensare a un appuntamento che si ispira liberamente a conferenze come Le Web e Reebot richiede uno sforzo costante, un’imperterrita serie di interrogativi. Perché ha senso State of the Net? Perché siamo indipendenti, facciamo le cose con cura artigianale e vogliamo ascoltare prima di decidere. Perché non ci piacciono le semplificazioni, e perché siamo i primi a voler uscire dalla sala con un’ispirazione, un contatto e un’idea in più.
Il nostro primo partner, per l’edizione 2012, è Portocittà, la società che farà rivivere e diventare città il Porto Vecchio di Trieste. Stiamo parlando con altri partner di primo piano per garantire ai nostri ospiti degli speaker interessanti. Siamo fortunati perché in questa impresa abbiamo già a bordo, nel nostro comitato promotore, due sensibilità eccezionali come quelle di Euan Semple e Luca De Biase. Altri arriveranno. La conferenza indagherà ancora lo stato dell’arte di internet, e punterà su un programma fatto di sfide tra dualità che descrivono l’evoluzione della Rete: la gerarchia e il network, la riservatezza e l’apertura, il contesto e il flusso, le telco e le internet company, il copyright e le creative commons.
A voi, che leggete questa email, questo post, questo tweet, chiediamo di costruire con noi State of the Net. Scriveteci, chiamateci, parliamo. E poi incontriamoci a Trieste.
Non abbiamo ancora definito le date della conferenza. Ma questo può valere già come un save the date: nel 2012 c’è State of the Net. Buon anno!
State of the Net ha un sito, un profilo su Twitter, una pagina su Facebook.
State of the Net 2012
Gen 2, 2012 -
[…] gaspart on 02/01/2012 Il 2012 comincia con una buona notizia: si rifarà State of the Net. Dopo l’edizione di Udine del 2008, questa volta si fa nel Porto […]
State of the Net: torna nel 2012 a Trieste la conferenza per raccontare Internet e le sue innumerevoli forme
Gen 2, 2012 -
[…] […]
bani
Gen 4, 2012 -
in bocca al lupo, non conoscevo il progetto ma mi pare eccellente. con un po’ di fortuna con le date magari riesco anche a fare un salto.
a proposito, una domanda: prevedete uno spazio per discussioni su esperimenti, usi collettivi delle reti sociali e altri fenomeni difficilmente classificabili?
ciao
Sergio Maistrello
Gen 4, 2012 -
vanni, grazie. ti terrò aggiornato sulle date. lo spazio “non convenzionale”, è un’idea interessante, ne parleremo. nella prima edizione dedicammo uno spazio “wiki” a fine conferenza per lavorare in modo aperto sugli stimoli del pubblico, ma rimanemmo solidamente nei confini del convenzionale 🙂
bani
Gen 5, 2012 -
in bocca al lupo! ciao