Svegliato per l’ennesima mattina dalla vocina stridula della particella di sodio alla radio – e penso per fortuna che a me quella pubblicità non dispiace, altrimenti a quest’ora avrei già sradicato lo stereo – ho annegato il caffé con una ricerca catartica: la particella di sodio ha (aveva) un blog, un sito e un funclub su Yahoo!. Inoltre ha inciso sul linguaggio (non si contano le espressioni “mi sento solo come una particella di sodio” nei testi online) quanto basta per dare vita a una campagna per zittire la particella di sodio. Quanto a me, credo che per qualche giorno cambierò frequenza per il risveglio.