Il fatto è che sovrastimiamo per lingua. Bello è bellissimo, magari anche stupendo. Bravo è bravissimo, e diventa genio in un attimo. Affascinante è strepitoso, perfino commovente. Così un’idea finisce presto per esser fenomeno, con pretese universali. E siccome il linguaggio forma la cultura, siamo drogati di emozioni forti a basso prezzo.

(Eh? No, nulla, parlavo da solo, continuate pure.)