Il fatto è che sovrastimiamo per lingua. Bello è bellissimo, magari anche stupendo. Bravo è bravissimo, e diventa genio in un attimo. Affascinante è strepitoso, perfino commovente. Così un’idea finisce presto per esser fenomeno, con pretese universali. E siccome il linguaggio forma la cultura, siamo drogati di emozioni forti a basso prezzo.
(Eh? No, nulla, parlavo da solo, continuate pure.)
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Feb 15, 2007 -
[…] Post minimo ma eccezionale. […]
Miriam Bertoli
Feb 16, 2007 -
Bella riflessione, straordinaria 🙂
giuliana
Feb 20, 2007 -
è che la mediocrità ci fa paura, e se non possiamo sfuggirle nei fatti (pensa a quante sono le occasioni di celebrazione della mediocrità, e non c’è bisogno di scomodare la tv, sono nella vita di noi tutti) facciamo di tutto per evitarla almeno nelle parole.
geniale, no? 😀
pat
Feb 20, 2007 -
condivido le premesse ma non la conclusione. Sulla stampa (ma anche nel parlato) si fa un uso smodato di superlativi. L’effetto però è di svuotarli di senso, appiattirli, logorarli. Se diventano comuni non sono più superlativi. E’ quello che avviene anche con alcune parole. Basti pensare a ‘prestigioso’ ormai completamente svuotato da certa pubblicità, non significa più nulla, non indica più qualcosa che dà ‘prestigio’. Ormai da molti anni ‘prestigioso’ anche l’orologio che sta dentro al detersivo. Lo stesso vale per i superlativi…
ari
Mar 27, 2007 -
prestigioso è anche il sottaceto pubblicizzato da un noto principe….che tristessa!