Il cormorano del Golfo (dal Washington Post)– Ma tu credi che sia proprio tutto vero?
– Beh, proprio tutto no. Qualche eccesso di propaganda è evidente. Però le immagini in diretta… i collegamenti telefonici… Internet… insomma, questa volta ne sappiamo parecchio di più, no?
– Sarà. Però vedere non mi fa stare più tranquillo. Ti ricordi del cormorano?
– Quale cormorano?
– Quello impiastricciato di petrolio. Nel Golfo Persico. Dodici anni fa.
– Ah, sì. È stata una delle immagini simbolo della guerra del 1991, se non sbaglio.
– Esatto.
– Beh, che c’entra?
– Era falsa.
– Sì, vabbé. E magari Saddam non aveva nemmeno invaso il Kuwait.
– No, nel Kuwait era entrato davvero. Non stava per invadere l’Arabia Saudita, semmai, ma questa è un’altra storia.
– Beh, ma il cormorano che c’entra?
– Il cormorano era la dimostrazione che Saddam Hussein stava vendicandosi del mondo aprendo le pompe di petrolio e creando un disastro ambientale.
– Questo l’avevo capito.
– Lo scoop l’avevano girato lungo le coste del Kuwait le troupe di Itv e della Cnn. Fece impressione perché si trattava di una delle prime immagini reali degli effetti della guerra dopo giorni di traccianti verdi nel cielo di Baghdad.
– E perché sarebbe falsa?
– Perché quella zona era in pieno controllo irakeno, in quel momento. Ed era sottoposta a continui bombardamenti americani.
– Saranno stati giornalisti coraggiosi.
– Forse lo erano, ma è certo che non si trovavano sulle rive del mare in quei giorni.
– No?
– No. E la troupe della Cnn lo ammise qualche giorno dopo a un collega francese più curioso degli altri. Le immagini erano state girate altrove.
– Dove?
– Non è chiaro. Di sicuro c’è che in quella zona e in quel periodo dell’anno non ci sono cormorani. Del cormorano agonizzante esistono fotografie e riprese televisive. Solo che le foto risalirebbero addirittura al 1983, durante la guerra Iran-Iraq.
– Ma figurati!
– Aspetta, c’è di peggio. Le riprese televisive, a quanto si stabilì nei mesi successivi, sono state create ad hoc prelevando dei cormorani allo zoo e sporcandoli di petrolio.
– Ma non è possibile.
– Invece andò proprio così. È stato dimostrato che anche altri dei filmati più noti della Guerra del Golfo furono girati “in studio” e spacciati per veri. Alcuni hanno fatto a lungo bella mostra di se nel portafoglio della Hill & Knowlton.
– Se fosse davvero così sarebbe venuto fuori uno scandalo.
– Ci fu, ma non ebbe lo stesso risalto. A guerra finita non importava più nessuno. Ne parlano molti libri, comunque.
– E che cosa vorresti dimostrare con questo?
– Nulla. Non toglie nulla alla drammaticità della guerra. Non cancella le responsabilità di nessuno. Fa pensare, però.
– Che cosa dovrei fare, allora? Sentirmi tradito e non credere più a nulla? Non seguire più i telegiornali? Pensare che la Gruber non si trovi affatto a Baghdad, ma mi stia raccontando un sacco di balle da qualche isola tropicale?
– Ma no, credici pure. Anzi, segui la cronaca e informati il più possibile. Ma ricordati di dubitare. Non puoi fare altro, in questo momento. Puoi solo dubitare. E non mi pare poco.