Oggi ho scoperto che da una settimana in tv è cominciato un programma piuttosto affascinante. Si chiama Che sarà sarà e, non fosse che va in onda quando in genere metto su la pastasciutta (alle 13.10 su RaiTre), sarebbe un perfetto formato da seconda serata. L’idea è semplice:

Uno show dedicato allo spettacolo della vita. Le interviste del passato, le immagini del presente. I bambini di ieri che uomini sono oggi? Negli archivi della Rai esistono decine di interviste straordinarie a bambini. Quei bambini oggi sono adulti, quei figli sono padri, sono nonni. Che sarà sarà va a cercare quei ragazzini per intervistarli nuovamente, mettendo a confronto i bambini di ieri con gli adulti di oggi, per vedere come si sono trasformati nel tempo i loro visi, i loro occhi, i loro sogni. Immagini ed emozioni assolutamente inedite per raccontare il destino di tanti “piccoli” italiani. [continua a leggere la presentazione sul sito di RaiTre]

Potrebbe scadere con facilità nella porcheria, se non fosse che: il programma non è affatto uno “show”, ma al contrario è un collage d’autore confezionato con molto stile; non esiste un conduttore, ma sono i protagonisti di ieri e di oggi a passarsi inconsapevolmente il microfono; le interviste scovate negli archivi Rai sono strepitose testimonianze di un altro tempo e di un’altra Italia; i bambini di allora erano semplicemente uomini ancora poco cresciuti e avevano storie da raccontare (bene); c’è l’ospite vip, ma se ha sempre l’eleganza dell’Ottavia Piccolo di oggi glielo si perdona anche; il modo in cui si faceva tv cinquant’anni fa, con tutto che s’improvvisava e il politicamente corretto era lontano da venire, avrebbe molto da insegnare a quello di oggi.