L’ennesima baraonda sul possibile riconoscimento delle coppie di fatto è indegna di un paese, non dico neanche europeo, ma civile. Eppure è talmente semplice: non stiamo parlando di cambiare la realtà, stiamo parlando di prendere atto – ci piaccia o meno – che la realtà è già cambiata da un sacco di tempo e che è necessario adeguare dignitosamente gli strumenti legali che regolano i legittimi spazi di ciascuno. Con buona pace della sacralità del matrimonio, che pure riconosco e rispetto: semplicemente stiamo parlando di un’altra cosa.
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loconews
Set 13, 2005 -
E Prodi che balbetta, sì no boh, che sconforto
benito
Set 15, 2005 -
C’è sempre, e purtroppo da tutti, un occhio e un orecchio attento a osservare cosa fa o pensa l’omino di Roma vestito di bianco o qualcuno dei suoi porporati accoliti magari starnutisce. Se almeno il Tevere fosse largo come l’oceano, non importa quale.
Blob of the Blogs
Set 15, 2005 -
Pacs Cristi.
L’ennesima baraonda sul possibile riconoscimento delle coppie di fatto è indegna di un paese, non dico neanche europeo, ma civile. Eppure è talmente semplice: non stiamo parlando di cambiare la realtà, stiamo parlando di prendere atto – ci piaccia…
patrizio
Ott 5, 2005 -
La baraonda sul tema – da tutte le parti – è a mio parere frutto di un’analisi partigiana e non oggettiva.
Si parla di riconoscere, a livello legale, una tutela della coppia alle coppie di fatto, che le riconosca quale entità diversa dai singoli che la compongono dotata di particolari diritti e doveri.
Questa tutela c’è già e si chiama matrimonio civile (da non confondere con quello religioso che nulla centra). Sull’adeguamento di tale istituto si può senz’altro discutere, ma non ha senso affincarlo con altra soluzione legale del tutto simile per finalità ed effetti.
A meno che, naturalmente, si parli di introdurre un’istituto dichiaratamente temporaneo: ma il dibattito non mi pare vada in questo senso, laddove l’idea di un “fidanzamento legale a scadenza” mi fa inorridire.
L’intera questione, insomma, mi pare ipocrita. Per non affrontare la tematica della modifica dell’istituto matrimoniale, ritenuto “sacro ed immutabile” si ipotizzano altre soluzioni di comodo meno “offensive” della sensibilità comune.
Diverso è invece il caso in cui si invochi il “riconoscimento delle coppie di fatto” intendendo, in realtà, il “riconoscimento delle coppie omosessuali”. Si può discutere se tale riconoscimento sia auspicabile o meno – personalmente non concordo – ma è meglio dirlo francamente. Credo che anche per molti di coloro che reclamano “il riconoscimento delle coppie di fatto”, la questione posta in termini espliciti sia differente.
Sergio Maistrello
Ott 5, 2005 -
I toni di questo post nascevano dal fastidio di sentir parlare in un certo modo di un certo argomento in un dato momento.
Ma sulla sostanza, in questo mesetto, ho pensato su parecchio. E, in effetti, concordo con te su alcuni punti. Una soluzione formale esiste già (benché più impegnativa da un punto di vista, diciamo così, culturale), forse non ha molto senso affiancarne un’altra per molti versi sovrapponibile: piuttosto rimettiamo mano al matrimonio civile in modo da contemperare il maggior numero di esigenze possibile.
Però facciamolo, senza tutte queste remore (e magari senza proclami da campagna elettorale). E con la scusa che una riforma richiede tempi più ampi, non facciamo chiudiamo un’altra volta la faccenda nel cassetto.
Che poi hai ragione, il nodo sta quasi tutto nel riconoscimento delle coppie omosessuali. E su questo non siamo per nulla d’accordo, seppur non sia una novità. 😉 Io non vedo un solo motivo al mondo per cui due persone dello stesso sesso che condividono un progetto di vita con un’altra persona – come fai tu e come faccio io – non abbiano diritto ad alcuna tutela, fintanto che questa tutela è garantita a persone di sesso diverso. Che cosa tuteliamo, alla fine dei conti, la condivisione, il progetto, il valore sociale di un nucleo familiare o la loro vita sessuale, gli organi che li rendono diversi?
Di qui nasceva la frase, se vuoi partigiana, sul prendere atto della realtà, che è cambiata anche se il cambiamento magari a qualcuno non piace. Quelle persone si ameranno lo stesso e il loro amore avrà conseguenze sulla società. Non prenderne atto mi pare quanto meno un peccato, se non ormai una discriminazione.
patrizio
Ott 6, 2005 -
Capisco la tua posizione, e in un certo qual modo ho imbarazzo nel non condividerla. In effetti, disconoscerla rappresenta un limite soggettivo che contrasta con la mia fede nella razionalità.
Io non trovo alcuna ragione teorica per negare alle coppie gay pari diritti alle coppie eterosessuali (le ho cercate e sostenute,salvo riconoscerle dentro di me come false e ipocrite).
Sento però – in modo se vuoi illogico ma non di meno reale – che i singoli eterosessuale o gay debbono godere di pari dignità e diritti, mentre l’equiparare lo status di coppie eterosessuali o gay è indesidertabile per le implicazioni sociali che ciò comporta.
La tua impostazione muove dal concetto di diritto come fotografia della realtà, mentre la mia presuppone il diritto come fotografia di quello che la società dovrebbe essere, anche talvolta a scapito dei singoli.
Entrambe posizioni opinabili, credo, ma difficili a sconnettersi l’una dall’altra.
Sarà anche che, quando si cerca un bambino che non arriva, si è più soggetti a suggestioni personali.
Zanblog.it di Giorgio Zanetti » Prendere atto della realtà (Pacs 2)
Feb 18, 2006 -
[…] Sempre sui Pacs, concordo totalmente con quanto scritto da Sergio Maistrello nel suo blog: L’ennesima baraonda sul possibile riconoscimento delle coppie di fatto è indegna di un paese, non dico neanche europeo, ma civile. Eppure è talmente semplice: non stiamo parlando di cambiare la realtà, stiamo parlando di prendere atto – ci piaccia o meno – che la realtà è già cambiata da un sacco di tempo e che è necessario adeguare dignitosamente gli strumenti legali che regolano i legittimi spazi di ciascuno. Con buona pace della sacralità del matrimonio, che pure riconosco e rispetto: semplicemente stiamo parlando di un’altra cosa. […]
ufficio stampa
Ago 16, 2006 -
INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, allIraq, al sistema elettorale, alleconomia.Il ”depierro pensiero”.
Angelo M. D’Addesio
*Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?
Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dellanzianità, anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere DAlema, luomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dellIRI negli anni 70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore . Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà ad essere al di sopra delle parti.
*Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?
Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nellambito dellUlivo, nel partito unico. Sembra che qualcuno abbia attribuito a DAlema, la frase e la volontà di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà così. La vicepresidenza andrà, a mio parere, a Rutelli. Non sono daccordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.
*E sulla questione Bonino-Mastella?
Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.
*Rimanendo sullargomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà la volontà di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà i propositi del governo Berlusconi?
Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
E eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dellENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.
*Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?
Io spero si trovi una soluzione che non sarà comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dallIraq. Cè da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse allepoca E come se fosse morto mio figlio. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto cè una tragedia familiare che segna per tutta la vita.
*Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?
E una bella domanda. Io sono contrario allunione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dellideologia. Questo già esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad ununica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dallaltro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato lalleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà difficile una Casa dei Moderati.
*In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?
Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che lart. 1 dice che LItalia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. In realtà lItalia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità allelettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o DellUtri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende lidea di come questa legge sia da rivedere, completamente.
*Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano lapice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?
Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. Co.Co.Co., ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.
*Prego.
Al Ministero dei Trasporti cè una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima lappalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria allart. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e cera chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.
*E il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.
Adesso ci sono i contratti a progetto. Cè un futuro nel segno del precariato e dellincertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva Ho trovato lavoro o Sono Disoccupato oggi si dice Lavoro, ma non so cosa farò. Cè una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è unaltra cosa.
*Faccio lavvocato del diavolo. Limpresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione allestero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?
Lavoro significa stabilità futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dallusura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
E una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.
*Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con lavvento del governo Prodi che guarderà verso altri modelli ed altre collaborazioni. E possibile che lItalia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E vero che finirà anche il binomio Italia-Usa.
Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere daccordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E un po una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà mai ai matrimoni gay.
Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con lestero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei lespansione commerciale ed economica della Cina verso lOccidente.
*Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.
Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite delluniverso Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove cè business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
Questo non dovrebbe accadere. E il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi cè anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città bella, rinata. Mi fa scemare un po di orgoglio di essere romano.
*Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità su cui intervenire.
Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti laccesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità. Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dallOspedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.
Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per La Stampa e LOpinione, ha diretto nel 2003 il mensile Nuove proposte ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nellinformazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it
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Mag 29, 2007 -
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