A Gaeta è stato interessante: si è parlato della città che non c’è, della città che ci potrebbe essere, della città che non c’è più, della città che c’è stata. Ognuno da un punto di vista diverso: la tecnologia, il turismo, l’architettura, l’ambiente, la filosofia. Poche soluzioni, ma molti stimoli. E la sensazione che per molti ancora Internet non sia una soluzione, nemmeno a livello locale, perché annulla le emozioni. Poche chiacchiere e poi tanto cibo, ospiti di persone appassionate che cercano di valorizzare storia e tradizioni enogastronomiche. Una bella esperienza per tutta la famiglia.

Ora si riparte per Milano. Un paio di giorni in giro per lavoro, e poi tanti incontri vecchi e nuovi al BzaarCamp prima di riacciuffare un po’ di normalità.