Torno da Firenze con diversi stimoli positivi. L’incontro di sabato è stato informale, pacato e a modo suo ricco di contenuti. A Firenze abbiamo trovato un assessore giovane ed entusiasta, Lucia De Siervo (assistita da una vecchia conoscenza del blogging italiano, Franco Bellacci), che ha parlato poco e ascoltato tanto. Trovo intelligente la scelta alla base: non le solite chiacchiere tra esperti di reti civiche e siti istituzionali, non l’ennesimo Comune che celebra se stesso, ma una sorta di tempesta di cervelli in pubblico tra persone che vivono questo vivace angolo di Rete tutti i giorni, in contesti quasi sempre diversi da quelli amministrativi. Che cosa chiedereste se foste un cittadino fiorentino? E come rispondereste se foste il Comune? Ciascuno ha inquadrato il web sociale dal punto di vista della propria esperienza, condividendo pratiche e suggerimenti non inediti ma spesso ancora inauditi nelle istituzioni pubbliche, troppo spesso frenate da vincoli normativi e soprattutto da un timore non facilmente comprensibile all’esterno.

Tra le storie più interessanti, ne ha parlato Enrico Sola, mi sono appuntato l’evoluzione di SanpaBlog (l’urban blog del quartiere San Paolo di Torino) da inefficace voce delle locali associazioni a vivacissima raccolta di segnalazioni e notizie dopo che un gruppo di anziani del quartiere ne ha preso di fatto la gestione. Il pensionato come collante delle iniziative collettive, anche e soprattutto online, è un tema che mi interessa in modo particolare, e su cui devo tornare nei prossimi giorni anche per presentare meglio una piccola cosa che sta per cominciare all’unAcademy.

Ora riparto, ma resto ancora in ambito reti civiche e amministrazioni entusiaste. Domani sera, 14 novembre, sono ospite dei mercoledì di Piazza Telematica a Schio, in provincia di Vicenza. Piazza Telematica è un ufficio dell’Informagiovani del Comune di Schio, ed è un originale centro di documentazione, supporto, divulgazione e studio sulle nuove tecnologie – di forte ispirazione “open” (open software, collaborazione aperta, libertà digitali eccetera). Nella mia esperienza, è una delle prime amministrazioni a non fermarsi alle solite chiacchiere sul digital divide o all’organizzazione di noiosissimi quanto inutili corsi per imparare a usare il Pc, ma che investono sulla cultura digitale e provano a dare vita a un volano concreto di competenze ed esperienza. Domani sera – si comincia alle 20.30, nella sede di Via Fratelli Pasini (mappa) – si parla naturalmente di parte abitata della Rete.